The Devils «Live at Maximum Festival» (2023)

The Devils «Live At Maximum Festival» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
30.09.2023

 

Visualizzazioni:
250

 

Band:
The Devils
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Titolo:
Live at Maximum Festival

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Erika Switchblade :: vox, drums
Gianni Blacula :: vox, guitar

 

Genere:
Rock / Punk / Blues / Garage

 

Durata:
32' 58"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
20.01.2023

 

Etichetta:
Go Down Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Diciamo sin da subito una cosa: pur essendo solo un disco live e registrato presumibilmente in presa diretta, mi aspettavo molto da questa band pur non avendo quasi mai sentito niente. Perché? Beh, per via di un teaser dove la musica mi ha ricordato nientemeno che Wendy O. Williams, il nome della band che mi piace (Adoro quel film), una attitudine sul palco che sembra davvero tener botta alla cantante dei The Plasmatics, e una copertina come quella che vedete, che approvo, ma che puoi permetterti di usare solo se hai (secondo me) una musica che spacca per davvero, e “per davvero” intendo ai livelli suddetti, cioè PER DAVVERO. E considerando che questo è un live recording, il risultato è “più o meno”, il che è un bene se si considera cos’è il rock oggi, tra Imagine Dragons (sembrerà strano, ma almeno per un po’ sono stati considerati rock pure loro), raccomandati da festival italiani (non faccio nomi) e country/trap con chitarre fatte al computer, ma è anche un male per limiti intrinseci ai The Devils.
Partiamo dalle notizie positive: da live i The Devils non si risparmiano: la cantante/batterista Erika Switchblade non si risparmia e trita tutto nella punk oriented “Coitus interruptus”, in una “Roll with me” a metà tra Motorhead e cose più southern per non dire country, e la grande “Time is gonna kill me”, ma in generale tutto il disco è pura attitudine e voglia di far casino sul palco, ridando in maniera soddisfacente un senso alla parola “trasgressione” e “rock n roll”. Il lato negativo è che, un po’ sempre come i The Plasmatics, l’attitudine è talmente tangibile che sovrasta la musica stessa, che quasi riduce la proposta musicale al caos totale. Certo, la trasgressione è bene accetta, ma a volte davvero non ti accorgi neanche che un nuovo brano è cominciato. Certo, è travolgente, ma non ti resta molto dopo tutto questo. Ma non solo: c’è un altro problema più personale nella proposta musicale dei The Devils che li sabota specialmente da live, ovvero che i The Devils sono un duo, e io non sono granché fan delle duo bands che fanno live, perché sei inevitabilmente troppo limitato; fai un power chord, un passaggio con le note, un palm mute, un accenno di assolo e il sound va a essere fin troppo scarno e vuoto. Non ho dubbi che questo è ciò che voleva la band, ma secondo me questo si ritorce contro la band stessa, che invece anche così secondo me insiste su questa soluzione che è fin troppo dispersiva. Ad ogni modo, se il rock sporco, trasgressivo e ribelle non vi è mai passato dalla mente, date una chance ai The Devils.
Il voto è quanto mai soggettivo, visto che è comunque un disco live e non certo qualcosa che si sente bene come un disco da studio, e dove i pregi di questa scelta stilistica si sentono, anche insieme ai difetti, purtroppo.

Track by Track
  1. I appeared to the madonna 75
  2. Real man 75
  3. Life is a bitch 75
  4. Time is gonna kill me 80
  5. Put your devil into my ass 75
  6. Roll with me 80
  7. Coitus interruptus (from a priest) 75
  8. Magic sam 75
  9. Drunk town 70
  10. Guts is enough 75
  11. Shaking satan's balls 70
  12. Radio maria anthem 75
  13. The devil's trick is not a treat 75
  14. Red grave 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
75

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 30.09.2023. Articolo letto 250 volte.

 

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